Trattamento delle polveri nella produzione di droni
In questo case study raccontiamo un progetto sviluppato insieme a un nostro partner storico per un’azienda portoghese attiva nei settori aerospaziale e difesa, specializzata nella produzione di droni. L’utilizzo dell’alluminio rendeva necessaria la versione ATEX per prevenire rischi di esplosione, mentre la lavorazione del Necuron generava polveri molto fini, difficili da gestire con i sistemi precedenti.
Problemi
- La polvere di Necuron è molto leggera e non cade facilmente nella tramoggia.
- Rischi di accumulo all’interno dell’impianto a causa della scarsa inclinazione della tramoggia.
- Necessità di considerare la presenza occasionale di polveri esplosive.
- Spazio limitato che escludeva soluzioni standard.
Caratteristiche tecniche PC9 ATEX
- Portata d’aria: 7.000 m3/h (determinata dal costruttore della macchina)
- N. 1 di punti di aspirazione: (macchina chiusa)
- Motoventilatore: 1 da 7,5 kW
- Installazione: esterna
- Fornitura tubazioni: non prevista (a cura del partner)
HF ha fornito un sistema di aspirazione specificamente progettato per le esigenze della lavorazione del Necuron. È stata scelta la versione PC9 ATEX, una macchina chiusa con tramoggia a maggiore inclinazione, filtro finale integrato e sistema di pulizia più adatto alla polvere sottile. La scelta del modello PC9, rispetto al più comune PC8, è stata guidata sia da esigenze funzionali sia da vincoli di layout. La versione ATEX è stata adottata per garantire sicurezza anche in presenza di lavorazioni con materiali potenzialmente esplosivi.
- Gestione ottimale della polvere fine
- Maggiore sicurezza operativa
- Sistema di pulizia più efficiente
- Soluzione su misura per il layout
- Filtrazione integrata di alto livello
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